RISPETTO  !!!!!

 

Questa è la nostra parola d'ordine.

Rispetto per il cavallo.

   Rispetto per il cavaliere .

 

.....   DA QUI LA MIA IDEA DI DEDICARE IL CENTRO A

DON CHISCIOTTE, PRINCIPE DELL'UTOPIA,

LA MIA VISIONE DI UN MONDO MIGLIORE.

Valerio

 

"QUANDO LA  PERFORMANCE COINCIDE CON IL RISPETTO"

  • Grazie all' amore, allo studio del movimento del binomio ed alla tecnica equestre si raggiunge la sintonia tra cavallo e cavaliere.

 

QUALITA' E NON QUANTITA'!!!!

 

Abbiamo scelto opportunamente di puntare sulla qualità del nostro lavoro

e non sui grandi numeri.

Un contesto accogliente per persone che apprezzano  la passione

e la preparazione  che dedichiamo .

Lezioni individuali, cavalli curati e rispettati, programmi di lavoro personalizzati basati su un lavoro pratico e teorico.


La ricerca dell'armonia e dell'eleganza.

Solo un buon lavoro su se stessi

sia a livello mentale che fisico

permettono di raggiungere questi obiettivi, indipendentemente dal livello tecnico del cavaliere.

L'empatia, la leadership, il controllo emotivo e mentale, il rispetto da ottenere e da concedere in maniera reciproca,

la comunicazione e tante altre capacità sono necessarie per raggiungere i nostri obiettivi.

Il rapporto col cavallo è un'ottima palestra ci aiuta ad affinare queste competenze

                                                              a tutte le età, e portarcele nella vita quotidiana.

Il cavallo è lo specchio di noi stessi...

 Ci aiuta ad essere noi stessi,

migliori ed in maniera più naturale.

 

"LA CONSAPEVOLEZZA" 

Cosa facciamo

La scuola fa riferimento ai solidi principi della monta classica,

il cavaliere non solo deve conoscere la tecnica equestre,

ma deve conoscere come comunicare col cavallo.

 

 Lo studio e l'approfondimento della tecnica equestre e

della comunicazione etologica consentono al cavaliere di relazionarsi correttamente col cavallo.

 

Programmi personalizzati,

stage di approfondimento, lavoro in maneggio ed in campagna

STARE MEGLIO CON IL CAVALLO             

Solamente negli ultimi  decenni ci siamo dimenticati del compagno che più nella storia dell'uomo ci ha a affiancato nella nostra evoluzione.

Non è solamente di un rapporto di “collaborazione lavorativa”, ma qualcosa di molto più profondo, qualcosa che ci ha sempre fatto stare meglio emotivamente, psicologicamente e fisicamente.

C'è qualcosa in questo animale che fa bene all'uomo.

Molte sono le esperienze che si possono citare, dall' ippoterapia per disabili, ai corsi di coaching alla conoscenza del linguaggio non verbale, l'intelligenza sociale e l'intelligenza emotiva.

 Valerio Caprara

A TERRA

Anche senza salire a cavallo possiamo provare delle meravigliose esperienze.

Il lavoro a terra si effettua in libertà o alla longia.

Si interagisce col cavallo, il suo istinto e la nostra razionalità si confrontano e nasce un rapporto che solo la nostra sensibilità e voglia di mettersi in gioco possono porre dei limiti. 

 

 

IN SELLA

Il movimento sul cavallo, quando viene fatto con criterio e consapevolezza favorisce lo sviluppo e l'allungamento della muscolatura della fascia lombo-addominale, aiuta la coordinazione del corpo ed il senso dell' equilibrio.

Stare vicini ad un cavallo accudirlo, lavorarlo a terra, in sella ci rilassa e ci aiuta a controllare la nostra emotività,aumentare la fiducia in noi stessi ed affinare la nostre capacità comunicative.

LO SPECCHIO

Il cavallo, animale timido e pauroso, si affida completamente alla guida ed al controllo del cavaliere, trova in lui la sicurezza che da animale predato non è insita nella propria natura. Egli collabora molto volentieri con l’essere umano, vince la propria pigrizia e lavora con piacere, coraggio ed abnegazione.

A volte però questa realtà viene soppiantata da situazioni completamente opposte, il cavallo diventa un animale nervoso, non collaborativo, aggressivo e pericoloso, altre volte pigro, svogliato ed esageratamente pauroso.

 

PERCHE’??

Perché molto semplicemente siamo noi, esseri umani e cavalieri a trasmettere le nostre paure, emozioni e sentimenti; in pratica noi stessi,attraverso il corpo,comunichiamo il nostro carattere ed i nostri stati d’animo al cavallo.

Il cavallo non è altro che la cartina tornasole della nostra situazione fisico-emotiva, come noi lo siamo quando ci troviamo in situazioni emozionalmente impegnative.

La paura che a volte ci assale quando siamo in sella, viene trasmessa attraverso l’atteggiamento del nostro corpo, rigidità, squilibrio, tensione, al cavallo il quale percependo la paura tenderà il più delle volte a scappare o ad innervosirsi.

L’aggressività ,che per nostro carattere, è insita in noi si trasmette al cavallo attraverso le mani, le gambe, la voce gli speroni procurando reazione completamente opposte a ciò che ci attendevamo,non sottomissione, ma più spesso reazioni violente per sfuggire al predatore sopra la sella, oppure con animali più miti otterremo rassegnazione e frustrazione consegnandoci un cavallo spento e triste.

 

Come essere troppo buonisti o permissivi permette ai nostri simili di prevaricarci, anche il cavallo si riterrà in diritto di permettersi il lusso di brucare o tornare a casa quando noi stiamo comodamente seduti sulla sella.

VALERIO